lunedì 22 marzo 2021


 La poesia ermetica di Ungaretti 





 Soldati

Si sta come

d’autunno

sugli alberi

le foglie.      Ungaretti


Adesso personalizziamo la poesia ognuno nel proprio ermetico barattolo!







 https://it.padlet.com/lodo70/eqrvknqabngs




I Diritti delle Donne 

Queste le riflessioni degli alunni di terza C

I diritti delle donne. Partendo dalle letture lette in classe e dai video visti fai una riflessione su questa tematica.


Le donne, delle creature fragili quanto forti, dolci quanto aggressive, felici quanto sofferenti, speciali come nessun altro. Perché vanno fatte soffrire così? Sto cercando una risposta ma probabilmente non la troverò mai.

I maschi sono considerati “superiori”, ormai è così da chissà quanti anni... ma adesso che siamo nell'epoca moderna, dove tutto sta cambiando, perché non modifichiamo anche questa idea? Perché non cambiamo il modo in cui le donne vengono viste? A questa domanda invece so dare una risposta: se le donne avessero tutte le libertà che hanno gli uomini, non si vendicherebbero di loro per un semplice motivo: hanno rispetto e classe.

Non hanno bisogno di scatenare un conflitto per far vedere che sono al pari dei maschi, a loro basta semplicemente essere loro stesse, senza filtri e con tutte le loro sfaccettature.

Io, donna, non devo avere paura di uscire la notte da sola, non devo essere costretta a subire una mutilazione, non devo avere paura delle offese della gente se sono un po' più in carne o troppo magra, non devo essere costretta a sposarmi con qualcuno che neanche conosco.

E' giusto che io, come un uomo, possa scegliere il mio futuro.

Se voglio fare carriera posso farlo, se voglio avere una bella famiglia la posso avere, se voglio semplicemente essere me stessa lo posso essere, senza essere giudicata per come mi vesto, per il mio orientamento sessuale oppure per la mia condizione economica.

Io posso essere come e chi voglio.

Alle ragazze sottoposte a mutilazione genitale, viene portata via una parte di loro stesse, tagliate con una lametta, sporca e arrugginita, senza anestesia e ricucite con un filo, solo per dimostrare al loro futuro marito che fino a quel momento non hanno avuto rapporti sessuali.

Le bambine costrette a sposarsi con degli uomini molto più grandi di loro non sapranno mai cosa vuol dire essere innamorate, provare le farfalle nello stomaco o semplicemente non avranno mai la spensieratezza di una bambina della loro età, che trova il bello nelle piccole cose, che con un sorriso ti migliora la giornata. Sono confinate dentro 4 mura domestiche costrette a fare tutto quello che viene ordinato loro.

Diciamo la verità: quanto è bello vedere una ragazza sorridere, un sorriso sincero, un sorriso vero!

Queste bambine e/o ragazze non ne faranno mai uno nella loro vita, perché avranno dei rimpianti per sempre.

Perché le ragazze che la sera camminano da sole hanno paura? Perché tengono lo spray al peperoncino nella borsa, perché tengono la chiave di casa o della macchina tra le dita come se fosse un'arma per difendersi? Hanno paura, ogni giorno arrivano notizie di ragazze sparite, oppure molestate perché secondo alcuni la colpa non è dell'aggressore, ma della vittima, o anche tutte le raccomandazioni che vengono fatte dai genitori prima di uscire... queste sono cose che spaventano una donna.

“Non si doveva vestire in quel modo”, “non è colpa mia, anche lei voleva”, in questo modo la colpa ricade sempre sulle ragazze.

Con questo discorso non voglio dire che le donne non sbagliano mai, perché anche loro come tutti commettono errori, ma vorrei eliminare gli stereotipi che ci sono in giro.

Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui le donne sono al pari degli uomini, un mondo senza pregiudizi, un bel mondo insomma.

Voglio iniziare a leggere più libri dove le donne finalmente, passo dopo passo, riescono ad ottenere i loro diritti.

A casa e a scuola abbiamo visto film e video che parlano di donne che hanno cambiato la storia: una ragazza mutilata che diventa super modella, una scienziata donna (Marie Curie) in un mondo totalmente maschilista che vince il premio Nobel per la scienza, sono due esempi delle grandi potenzialità che hanno le donne.

Chissà, documentandomi, quante altre ragazze troverò che hanno abbattuto determinati stereotipi!


I diritti delle donne



In classe abbiamo parlato delle spose bambine e abbiamo visto un film sull’infibulazione. Le spose bambine sono ragazze che vengono date in matrimonio in età giovanissima. Si parla di matrimoni che avvengono in un’ètà inadeguata al regolare sviluppo psicofisico della persona. I maggiori paesi in cui è ancora diffusa questa pratica sono India e Nepal. I matrimoni combinati servono solo a distruggere il benessere di una persona. Ad oggi molti paesi si stanno evolvendo in termini legislativi contro i matrimoni precoci.

Nel testo letto in classe si parla di una ragazza , Roshan, che dopo aver finito la scuola si ritrova a dover sposare Kabir, un ragazzo ricco, ma brutto secondo Roshan. Quando toglie il burca si ritrova piena di lividi perché è stata maltrattata. Per non subire queste molestie dovrà rifugiarsi in un centro.

“Chi dice donna dice danno” recitava un proverbio piuttosto sessista diffuso anni addietro e con buona approssimazione mai stato  condiviso dalle dirette interessate, in quanto frutto di una visione maschilista e misogina. Una rivisitazione in chiave moderna e legale potrebbe essere invece “Chi dice donna dice diritto”, infatti mai come negli ultimi anni si sta assistendo ad una rimonta delle leggi a tutela dei diritti delle donne. 

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO Art. 16


1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza, religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento,
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi

Art. 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni del lavoro devono consentire l' adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua , religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.Il compito della Repubblica è di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Rita Levi Montalcini

La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un'affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.” Senti di vivere in una società in cui uomini e donne hanno pari diritti e pari opportunità?

A. L.

Negli anni dell’ ‘800 e nel ‘900 si è parlato moltissimo e c’è stata una grande emancipazione femminile, anche se le donne non hanno sempre avuto gli stessi diritti che hanno avuto gli uomini. Le donne della antica Roma e dei tempi antichi sono sempre state viste come delle figure materne che dovevano stare in casa a badare ai figli, non avevano il diritto di voto,di lavoro e all’istruzione dovevano stare a occuparsi della casa e dei figli

In Italia le donne hanno ricevuto il diritto di voto nel 1946, nel 1920  negli stati uniti, nel 1931 in Spagna, nel 1944 nel Spagna e nel 1918 nel Regno Unito. Molto spesso I mariti abusavano anche delle proprie mogli, c’era moltissima violenza domestica. Un movimento molto importante in Europa, nato nel 1835 erano le suffragette, Con il termine suffragette però, si indicano in maniera dispregiativa le suffragiste, ovvero le donne appartenenti al movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne, questo movimento nacque in Gran Bretagna, fondato da Millicent Fawcett.

Ci sono ancora moltissimi paesi in cui le donne non hanno ancora tanti diritti, per esempio: Afghanistan, Nigeria e Somalia, in questi paesi le donne vengono trattate malissimo, tutte le cose che in Europa ai tempi dell’impero romano era la normalità (come lo stare in casa a casa a badare ai figli e non lavorare), lo sono adesso per quei paesi, mentre da noi non lo sono più da tantissimo tempo. Questi paesi sono molto poveri, e non molto avanzati, e vengono praticate delle pratiche crudeli come l’infibulazione, che consiste nella rimozione con una lametta (molto spesso arrugginita) I genitali femminili, come il clitoride e le piccole labbra, per poi cucire le grandi labbra, che il marito dovrà scucire sempre con una lametta o un coltello, I rischi di questa pratica sono tantissimi, molto spesso le donne muoiono da delle infezioni provocategli dalle mestruazioni, infezioni prese durante l’operazione o morte al momento del parto; la pratica dell’ infibulazione, seppur illegale I quasi tutto il mondo, viene praticata illegalmente. Un altra cosa fatta in questi paesi è il far sposare le bambine da quando hanno solamente 10 anni, chiamate “spose bambine”, ovviamente tutto questo accade senza il consenso della ragazza, ma tutto viene accordato dal padre, e se la sposa tradisce il marito, viene lapidata.

A mio parere le donne e gli uomini devono avere gli stessi diritti degli uomini, nulla di più e nulla di meno      F.R.


Le donne, magnifiche creature, le donne, simbolo della forza, con la f maiuscola, ma non forza fisica, forza di sopportare tutte le ingiustizie che vengono fatte nei loro confronti. Ma quali ingiustizie?
Beh per esempio il fatto di essere considerate come schiave, devono cucinare, badare ai figli e stare agli ordini del marito, oppure il fatto di non poter partecipare alla vita politica, infatti hanno ottenuto il diritto di voto (in Italia) per la prima volta nel  1945, da soli 70 anni circa le donne hanno avuto la possibilità di partecipare alla vita politica.
Ma questa è solo una piccola parte di tutte le ingiustizie che vengono fatte nei loro confronti.
Da sempre le donne sono state considerate inferiori rispetto agli uomini, quando in verità se in questa terra siamo circa 7 miliardi di persone è solo grazie a loro. Dobbiamo essere grate a loro, grate per averci accudito, per esserci state accanto, per aver avuto la forza di combattere per avere una vita a pari degli uomini (che ancora non è stata pienamente raggiunta).
Agli inizi del 1900, ebbe inizio l’emancipazione femminile, ovviamente le donne dovettero ancora stare a diverse restrizioni: in molti Paesi non potevano iscriversi all’università e, potevano accedere solo a determinate facoltà, come medicina e diritto.
Anche alle donne più colte veniva chiesto di rinunciare alle loro aspirazioni in nome della famiglia e del rispetto dei ruoli assegnati ai due sessi: una madre non doveva correre il rischio di trascurare i figli, e soprattutto una moglie non poteva mettere in ombra il marito.
Di fronte a questi ostacoli si fece avanti in alcuni gruppi di attiviste più risolute e combattive la convinzione che per raggiungere una piena parità dei sessi fosse necessario ottenere il diritto di voto.
In questo modo le donne avrebbero potuto ottenere accesso agli studi superiori e alle professioni, parità di diritti nel matrimonio e misure che aiutassero le madri a conciliare la vita lavorativa con quella familiare.

Tra i gruppi attivisti che decisero di combattere per maggiori diritti delle donne ci furono le suffragette (in Regno Unito), proprio dal fatto che la loro principale richiesta era quella del suffragio universale; cercarono di attirare l’attenzione con marce sul parlamento, manifestazioni di piazza e scioperi della fame.
I primi successi nella lotta per il diritto di voto si ottennero in Nuova Zelanda (1893), nei Paesi nordici (in Finlandia nel 1906, in Norvegia nel 1913 e in Svezia nel 1917) e negli Stati Uniti nel 1918.
Ma in Italia come era la situazione?
Fino alla metà del secolo scorso le donne vennero discriminate dalle leggi, che oltre a non dare loro la possibilità di votare, limitavano anche le possibilità di lavoro femminile e sancivano per la moglie un ruolo inferiore rispetto a quello del marito e del padre nei rapporti familiari.
La discriminazione legale delle donne fu cancellata nel 1947 dalla Costituzione della Repubblica italiana, che afferma la parità tra sessi in ogni ambito della società.
Inoltre la Costituzione in vari articoli fa riferimento a questi passaggi:

·        Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

·        Art. 29: “La repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”

·        Art. 37: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.

Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale e adeguata protezione”

·        Art. 51: “Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini

Nei decenni successivi altre leggi hanno ribadito il principio della parità tra i sessi. Ma nonostante sia stata riconosciuta dalla Costituzione e delle leggi successive, nel nostro paese la parità tra uomini e donne non è stata ancora raggiunta.
In Italia infatti il tasso di disoccupazione femminile è più alto di quello maschile, ciò significa che le donne italiane hanno poche opportunità di lavoro e spesso devono scegliere tra la maternità e l’occupazione.
Inoltre le donne che lavorano guadagnano meno degli uomini, soprattutto perché hanno più difficoltà a fare carriera.

VIOLENZA SULLE DONNE

Beh, credo che tutti conoscano il fenomeno della violenza sulle donne,  presente in quasi tutti i Paesi, tra cui l’Italia, infatti soprattutto in questo periodo di emergenza Covid sono arrivate moltissime chiamate al numero rosa (il numero che va chiamato in caso di violenza), e moltissime donne sono morte a causa di violenza da parte dei mariti, che hanno approfittato di questo periodo di chiusura per picchiare, maltrattare le loro mogli.
Io credo che le persone che hanno il coraggio di trattare così la propria donna non possano essere definiti uomini, perché se un uomo ti ama non ti picchia, se un uomo ti ama, non approfitta di te.

SPOSE BAMBINE    

Un altro fenomeno che accade in molti paesi è proprio quello delle spose bambine. Le spose bambine sono delle piccole bambine o preadolescenti costrette a sposarsi con uomini molto più grandi di loro, con adulti che si vogliono assicurare la purezza e la verginità di una piccola bambina/ragazza innocente che dovrebbe ancora essere spensierata, vivere la sua infanzia/adolescenza nel migliore dei modi.
Il paese nel quale avviene maggiormente questo fenomeno è il Niger con il 76%. Altri paesi che compongono questa “classifica” sono la Repubblica Centro Africana (68% delle donne si sposano prima dei 18 anni e il 29% in piena adolescenza), il Chad, dove le percentuali sono simili, (67%/30%).
 Il fenomeno è abbastanza diffuso anche in Bangladesh e in Burkina-Faso, oltre che in Mali e nel Sudan del sud.
Chiudono l’elenco dei primi 10 paesi con più spose bambine la Guinea (51%/19%), il Mozambico (48%/14%) e la Somalia (45%/8%).

Credo che tutte queste ingiustizie e fenomeni che avvengono nei confronti delle donne siano disumane, credo che la donna dovrebbe essere valorizzata di più, ma non più rispetto all’uomo, più rispetto a come è considerata adesso.    C.D.



 

Sebbene nella storia ci siano stati esempi di emancipazione femminile, gran parte della conoscenza da parte delle donne dei propri diritti è avvenuta tra 800 e 900. Le richieste femminili dell’epoca riguardavano principalmente il diritto di voto e l’uguaglianza in ambito civile ed economico.

Dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta nacquero le teorie femministe che rafforzarono ancora di più l’identità femminile.

Possiamo dire che tutto nacque con gli ideali di uguaglianza e libertà della Rivoluzione francese: Olympe de Gouges, scrittrice francese, propose una carta dei diritti della donna, una sorta di regolamento che tutelasse la donna dal dominio maschile (Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina).

Secondo me, il nostro rimane un mondo principalmente maschilista, e ancora oggi, nel 2021, in moltissimi paesi, la donna non viene considerata al pari dell’uomo.

Secondo me, uno dei principali motivi di questo, è lo “schema mentale”, dentro il quale le persone sono rinchiuse. L’esempio più banale, è che a casa, nella maggior parte dei casi, è la donna ad essere assegnata ai lavori di pulizia e cucina. Uno dei motivi del perché si pensi questo, è sicuramente il fatto che nella storia e nell’antichità, le cose sono sempre state così, le donne che si occupavano dei figli e della casa, mentre gli uomini pensavano al lavoro e alle questioni economiche. Quando gli uomini era ancora considerati poco più che scimmie (ominidi), esisteva già l'idea di suddivisione degli incarichi. Il maschio aveva infatti il compito di andare a caccia, proteggere e sostenere la propria famiglia; la donna invece aveva un ruolo che anche in futuro, avrebbe adottato per molti secoli. Il suo dovere era solamente quello di crescere i suoi figli.

Secondo me, gli uomini e le donne devono essere uguali in tutto, non solo quando si parla di diritti, di stipendi o di assunzioni.

 C.R.


Il nostro rimane un mondo maschilista. Essa è una frase che può far storcere il naso e quant'altro, ma rispecchia definitivamente la situazione attuale in tutto il pianeta.

 

I dati non possono fare altro che sottolineare l'evidenza: in un mondo che sembra fare passi da gigante in ambito scientifico e tecnologico rimangono sempre i soliti problemi a livello culturale, infatti la donna nel 2021 continua ad esser considerata inferiore all'uomo.

Riguardo il lavoro, non sono solo sottopagate, ma anche meno occupate con un divario di circa il 10% tra livello di occupazione delle donne tra i 20 e 64 anni e i loro coetanei maschi.

 

I dati annoiano, è vero, ma non possiamo fare a meno di considerarli per realizzare che il mondo non sta girando per il verso giusto.

Ciò non significa che negli anni non vi siano stati alcuni cenni di progresso, ma siamo ben lontani dalla situazione inn cui saremmo dovuti già essere da tempo.

 

Che poi, perchè le donne dovrebbero essere inferiori agli uomini?

Questo forse perchè sin dall'antichità il corpo dell'uomo è più robusto di quello della donna e quindi per fare lo stesso lavoro le donne hanno uno stipendio più leggero dell'8%?

Alla fine questo problema dovrebbe esser già stato risolto da molti secoli, dato che ormai il genere umano ha imparato a vivere senza la necessità di andare a caccciare e sprecare molte energie per dar da mangiare alla propria famiglia, di conseguenza anche la donna sarebbe riuscita a “portare il pane a casa” senza alcun problema.

 

Essendo questa l'unica ragione per cui io possa aver compreso la non parità di genere (anche se non del tutto giustificata), non riesco a capacitarmi del motivo per cui venga fatta distinzione tra uomo e donna, se non che uno ha il cromosoma xy e l'altra lo ha xx.

L.V.



 

martedì 17 marzo 2020

Le immagini spesso riescono ad esprimere in modo immediato ciò che stiamo sentendo dentro di noi. Queste sono le nostre sensazioni in questo momento :








Gli errori servono per imparare. Senza di essi non conosceremmo mai la vita realmente.  









 Questo quadro rappresenta quello che io sto passando cioè sono “disperato” ma soprattutto annoiato e non so più cosa fare 



Ho scelto questa immagine,  perchè rappresenta (secondo me) libertà quello che in questa quarantena non abbiamo.....c'è una psicologia che dice quando si è tristi qualsiasi tramonto che vediamo, anche povero di colori,  per noi è magnifico.....

venerdì 13 marzo 2020

Ancora riflessioni su questo particolare periodo storico
Noemi


Tutte le mattine mi sveglio, frettolosamente infilo le pantofole e corro nel salotto per  guardare il telegiornale nella speranza che vengano dette buone notizie, nella speranza che i contagi e le morti siano inferiori alle guarigioni…
 Vi chiederete perché spero tutto questo vero? Beh, perché per la mia famiglia ma specialmente per mia mamma questo doveva essere un anno memorabile per 2 motivi bellissimi: i suoi 50 anni e i 25 anni di matrimonio! Doveva essere un anno pieno di cose belle, invece non credo che andrà proprio così… stiamo vivendo un anno molto particolare…pensate che  le persone “lottano” per comprare una scatola di fagioli!!
Questo nuovo CORONAVIRUS ha sconvolto le giornate di tutti, compresa la mia! Non vado più a scuola e non vado più a danza…praticamente non esco di casa se non per andare a far la spesa! L’unica cosa “positiva” è che mi sto dedicando molto alla cucina anche se, detta tra noi, non fa per me!
Mi mancano molto i miei amici, in particolar modo quelli con cui avevo legato di più! Tuttavia ci sentiamo per messaggio ma chiaramente non è la stessa cosa… Oltre (che) ai mei compagni mi mancano anche i professori, sempre pronti ad ascoltare ogni tipo di problema!  Spero che le scuole riaprano presto!
Proprio ora, mentre sto scrivendo, alla tv c’è il telegiornale… nemmeno oggi ci sono buone notizie! 7375 casi in tutto e 366 morti solo in Italia !! Nella speranza che la situazione migliori, intanto sto organizzando una festa a sorpresa per il compleanno di mia mamma ma… shhhh è un segreto!!  Irene

Giulia



In questo periodo, io (come tutto il mondo) stiamo passando un brutto momento per colpa di quest’epidemia di coronavirus.
Quando ho avuto la notizia Dove veniva predisposta la chiusura delle   scuole ero abbastanza felice, ma ancora non mi ero reso conto molto bene della grave situazione che stavamo passando, e mi sta anche iniziando a mancare la scuola, gli amici, e addirittura i prof., e sinceramente avrei preferito che le scuole chiudessero per altri motivi meno gravi di questo. Ma disperarsi non serve a niente, l’unico modo per aiutare (aiutarci) a combattere questo virus, è seguire le regole che ci vengono date  dal governo.
Insieme ce la faremo.                   Roggi

In questo momento la situazione è molto impegnativa perchè l'organizzazione mondiale della sanità ieri ha dichiarato la pandemia. Non si riesce a fermare i contagi e questo mi fa molta paura, cerco di stare tranquillo perchè seguo le direttive che ci ha dato il governo quindi resto a casa.

Sono preoccupato anche per il lavoro che fa il mio babbo, fa l'autista in croce rossa, quindi vive tutto questo in prima linea ed ho paura che gli possa succedere qualcosa.
Io non sono un tipo che esce molto con gli amici infatti a me piace molto stare in casa, però ci sono alcuni giorni che non so cosa fare, per fortuna ci sentiamo tutti i giorni per whatsapp con alcuni miei compagni, leggo il mio libro preferito Il Signore degli anelli e guardo qualche film
La scuola un po' mi manca, manca il quotidiano : vedere tutti i giorni i compagni e gli insegnanti, ma sono sicuro che se tutti rispettiamo le regole tutto andrà bene e presto torneremo alla vita normale.   Gabriele

Io penso che questo sia un brutto periodo che stiamo passando tutti noi.
In questo periodo bisogna stare molto attenti a quello che facciamo e dove andiamo; per tutti noi è molto difficile rispettare le varie regole che ci sono state date; noi ragazzi appena abbiamo sentito la frase: “Le scuole vengono chiuse fino al 15 marzo” eravamo molto felici ma ora che dobbiamo stare in casa senza fare niente ci rendiamo conto che era meglio andare a scuola e vedere tutti i nostri amici e imparare cose nuove; infatti è molto difficile anche studiare cose o capire le varie cose che dobbiamo fare (io non ho ancora capito bene come si deve usare il registro elettronico, però me la cavo abbastanza bene).
Penso che per tutti noi è impegnativo superare un periodo così brutto e spero di farcela a superarlo senza nessun intoppo.
Questa è una vera e propria epidemia come succedeva nei tempi vecchi!!!!!!!!!
Noi ce la stiamo cavando ma se la cosa venisse prolungata fino al 3 di aprile come dicono sarebbe un bel pasticcio!
Oggi ho contattato la professoressa Felici e mi ha detto che anche per voi insegnanti è molto faticoso perché non sapete come comportarvi in questo periodo.
Io ho capito la gravità delle cose e penso che ci voglia ancora un po’ per far passare questa cosa, penso anche che non sia proprio una cosa da prendere come un gioco anzi è una cosa molto grave e molto fastidiosa per tutti noi; per fortuna io ho mio fratello che anche se non mi fa molta compagnia però è in casa con me che gioca con me, ma le persone che sono figli unici è molto difficile soprattutto per la compagnia.
Sinceramente in questo periodo ho capito molte cose tra cui molte regole che fanno bene alla nostra salute ma non solo in questo periodo ma in tutta la vita e penso che sia indispensabile rispettare alcune facili ma utili regole che ci possono salvare la vita.
Non ho scritto molto perché c’è poco da dire forse le parole con cui si può descrivere questo periodo sono 4: brutto, fastidioso, triste e impegnativo.
In questo periodo non mi sento me stessa perché è come se fossi cambiata d’improvviso. Spero che la scuola comici molto presto, saluti da tutta la classe.
Amanda      

lunedì 9 marzo 2020

regole 

                                                                                                                          09/03/2020
Riflessione su questo particolare momento
Fare una riflessione su questo periodo è abbastanza complicato anche se importante. A volte mi sembra di essere in un sogno e quindi aspetto il fastidioso suono della sveglia mattutina che imminente mi annuncia l’arrivo di una nuova giornata… ma non è così!!!
La mia attività lavorativa è stata stravolta… non dobbiamo andare a scuola!!! Non è festa, non sono vacanze… la normativa ministeriale mi chiede di fare didattica a distanza: ma io ho fatto studi umanistici, amo le “humanae litterae”, le spiegazioni, i confronti in classe, i volti dei miei studenti, i loro sguardi assonnati, i loro sbadigli, le loro domande (sempre appropriate!) “Posso andare in bagno?”
Cerco comunque di seguire le indicazioni che ho ricevuto  sia dal Ministero che dalla nostra Dirigente… cerco di “arrabattarmi” con queste lezioni a distanza (ma che voce ho nelle registrazioni?!!! Non sembra la mia!!!) , anche se non le amo, sono distanti anche da me!!!
Cerco di fare la mia vita in modo sereno stando al computer, andando in bicicletta, facendo passeggiate con il mio cane.
Non ho opinioni su questo Coronavirus, non sono un medico virologo, non mi interessa averle… seguo le regole che vengono dall’alto e voglio stare tranquilla!!! Sì perché penso che la tranquillità fa agire con razionalità che è la strada migliore…
Forse avevamo un po’ tutti bisogno di riscoprire il bello dello stare in casa, lontano dai luoghi affollati … avevamo bisogno di riscoprire valori importanti come non sprecare, rispettare gli altri, il valore della lettura, dello scrivere i nostri pensieri, di stare con i nostri familiari…
Però, sinceramente la scuola mi manca!!!                Prof Lodo


Riflessione
Tutti noi sappiamo che questo periodo è un brutto periodo, ma non solo per le persone ma anche per l’economia l'Italiana ma anche quella di altri paesi. Tutto ciò a causa di questo virus chiamato corona virus oppure COVID-19.
Questo virus sta distruggendo l’economia Italiana, ma anche quella mondiale in particolare per l'Italia è  un brutto periodo visto che il nostro paese è il secondo al mondo per contagi .  Proprio per questo ora ci sono delle nuove regole come per esempio nessuno dovrebbe entrare o uscire dalla Lombardia che è una zona rossa, non ci saranno manifestazioni sportive per un mese, ma forse la cosa più strana è la chiusura delle scuole in tutta Italia, una cosa ben pensata che però preoccupa molto tantissimi ragazzi, in particole quelli che dovranno svolgere gli esami di terza media. La chiusura dovrebbe terminare il 15 marzo,
ma ci sono delle voci che portano ad  un’ulteriore data di allungamento di questa chiusura, io sinceramente spero che non avvenga perché potrebbe essere  un danno.
Ma dobbiamo comunque pensare a quanto sia pericolosa l ulteriore estensione di questo virus, questo penso sia un momento difficile davvero per tutti perché secondo me non sanno come comportarsi per trovare la soluzione giusta.   Alin


RIFLESSIONE SU QUESTO PARTICOLARE MOMENTO                 09/03/2020
 In questi giorni sto riflettendo abbastanza sulla situazione del Coronavirus in Italia. Fino a pochi giorni fa pensavo che tutto questo fosse una cosa da niente e che ci stessimo allarmando inutilmente, ora penso invece che la situazione stia degenerando e che questo virus si stia espandendo a vista d'occhio. Non sono preoccupata per la letalità quanto per i posti letto negli ospedali che sono pochi e non riuscirebbero a ospitare una quantità elevata di persone.
Per quanto riguarda la chiusura delle scuole e la sospensione di molte attività sono d'accordo anche se onestamente un po’ mi manca la scuola, mi mancano i professori e mi mancano le mie amiche. Magari può essere tranquillizzante non svegliarsi la mattina presto ma per il resto della giornata mi annoio abbastanza, infatti, non lo avrei mai detto, ma quando le professoresse aggiornano il registro elettronico sono abbastanza felice  così posso fare i compiti e restare al passo con lo studio ammazzando la noia e facendo qualcosa di produttivo durante il corso della mattinata. Dunque questo periodo può essere considerato come un momento di pausa ma allo stesso tempo bisogna impegnarci e fare le attività poste dai professori per andare avanti con il programma scolastico e non rimanere indietro.
Spero che questa situazione si possa risolvere nel migliore dei modi nel frattempo la saluto e spero di rivederla presto,                                                                                                                                       

                                                                                        Federica


RIFLESSIONE SU QUESTO PARTICOLARE MOMENTO : 9/03/2020
A volte mi sembra di essere in un sogno e quindi aspetto il fastidioso suono della sveglia mattutina che imminente mi annuncia l’arrivo di una nuova giornata… ma non è così!!!
Solitamene sono abituata a lavorare, come tutti i miei compagni, a scuola.
Per me e del tutto nuova questa strana idea della didattica a distanza, fare i compiti qui a casa seduto davanti al tuo computer senza nessun compagno , ci sei soltanto tu e la tua mente a elaborare i tuoi temi o esercizi vari.
Anche se , per quanto non mi dispiaccia rimanere un poco a casa , il vero valore della scuola è , non solo quello di apprendere ma anche di fare nuove conoscenze e  riuscire a conversare civilmente con i compagni .
In questi giorni passo le giornate leggendo , facendo passeggiate e  guardando il cellulare.
Anche se per riuscire a eseguire questa “ didattica a distanza “ è necessario che i registri elettronici vengano aggiustati o almeno ottimizzati al meglio , perché come ho visto da i mei compagni molti non riescono ad entrare oppure non riescono a visualizzare gli allegati o addirittura i compiti assegnati.
Anche se stare a casa mi piace, posso affermare che la scuola un pochino mi manca .
Spero  che questa emergenza Coronavirus venga al più presto risolta perché sta mandando non solo in crisi le persone , ma anche la nostra economia e il settore turistico , prendiamo esempio dalla Francia o dalla Germania che hanno annullato voli per e dall’ Italia per isolarci.
Speriamo per il meglio!! Irene

Elena

Matteo

09/03/2020
 Riflessione su questo particolare momento Sono passati cinque giorni dalla chiusura delle scuole e da più di un mese abbiamo saputo che un virus sconosciuto è arrivato in Italia; da quel giorno, purtroppo, abbiamo tutti tanta paura. Non avrei mai pensato di poter dire che la scuola mi manca: è bello poter stare a casa, giocare con la mia adorata PlayStation e tirare due calci al pallone ma sembra di vivere in un film, sembra tutto surreale… non sono le vacanze di Pasqua o di Natale! Mi sento confuso, frastornato e ho come l’impressione di essere in una bolla. È strano alzarsi più tardi al mattino, non dover fare colazione in fretta e non sentire il suono della campanella. Mi manca la quotidianità, compresi i “rimproveri” della professoressa Felici perché sono troppo agitato e mi giro ogni secondo per parlare con il mio amico Lorenzo. Mi manca la dolcezza che la professoressa Lodovichi mette nelle sue spiegazioni e mi manca non poter parlare in spagnolo e in inglese. Suonare il flauto? Quello purtroppo è da tempo che non lo possiamo più fare e sì, mi manca tantissimo. Sento la mancanza di quei venti minuti di intervallo durante i quali scherzo con i miei compagni e “infastidisco” le ragazze. Mi manca la mia quotidianità! Quando torneremo alla normalità? Le mie giornate sono noiose, alterno momenti di studio e momenti svago, però sento che c’è qualcosa che non va… non è questa la vita che sono abituato a vivere, non sono queste le giornate che di solito trascorro e non vedo l’ora che tutto si risolva e torni come prima. Spero che tutte le persone colpite da questa brutta malattia guariscano presto e che il mondo intero riesca a superare questo orribile momento per tornare a vivere con serenità. Ce lo meritiamo!  Christian


In questo momento l’Italia non sta vivendo un bel momento per colpa di questo corona virus.

Io quando ho avuto la notizia che si doveva stare a casa fino al 3 Aprile ero felicissimo, però ora sinceramente ci vorrei ritornare a scuola, rivedere i miei compagni e anche le  professoresse vorrei rivedere.
Queste giornate stando in casa sembrano che passi un’eternità, ti puoi divertire stando al computer, alla PlayStation o andando fuori (nel giardino) ma dopo un po’ ti annoi e non sai più che fare. Poi io che sono un appassionato di calcio, mi hanno tolto anche quello quindi prima che potevo guardare almeno le partite, ora non posso fare neppure   quello.
Io spero che si possa ritornare a fare la vita di tutti i giorni il più presto possibile. Luca

Siii!!!!! hanno chiuso le scuole fin al 3 aprile.
Però non dovremmo essere contenti perché la situazione in cui siamo non è per niente piacevole.
Va bene magari abbiamo più tempo per rilassarci, ma pensate quante ore occupate avevamo  noi alunni prima della chiusura adesso quelle ore molti di noi le passano a non fare niente(anche io)
E dopo un po’ diventa noiosissimo, certo faccio ancora le cose di prima ma ora……… beh avete capito(spero).
Sinceramente mi sento anche abbastanza fortunato, basta pensare ai ragazzi della scuola Piero Della Francesca, loro fanno lezione su Skype.
Però ripensandoci ho più tempo per fare ciò che mi piace, ora mi prenderete per pazzo, ma a me un pochino la scuola manca (un pochino eh!)
Questo coronavirus però vorrei ricordare che è solo un influenza normale magari un po’ più forte ma niente di che,ora direte :
-Ma non hai visto che muoiono le persone?
Si l’ho visto ma alcune persone morivano anche con l’influenza normale.
Però non mi voglio intromettere

Spero solo che finisca tutto il prima possibile.           Lo Cascio





Causa Coronavirus le scuole sono chiuse dal 5 al 15 Marzo 2020